MANI INTRECCIATE Da quel muretto l’edera chiamava, fretta di uscire e un posto per sognare. I nomi non ricordo, ma i sorrisi e le mani intrecciate come nidi, volando lì, su grandi girotondi ritrovo la freschezza di quei giorni. E venne poi una dolce primavera colma d’amore e profumate viole, di petali serrati sulle
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