Naufrago di bianche lune

T’offro di me, naufrago di bianche lune,
l’euforia della visione, che di spire
d’ambrosia, la fine non scorge.

Senza saperlo, ti ho amato come anima buia
che imprigiona soli nell’immane ricerca.
Senza volerlo ho rincorso la tua luce
come libero corridore di accorati respiri.

È della notte il rigurgito essente che ritma
cieche movenze, danzatore assetato,
nudo argonauta del buon silenzio.