DELTAPLANO – Michele Miano

DELTAPLANOMichele Miano

Bastogi Editore, 2014

Epistemologia del tormento, dell’attesa, dei rimorsi e delle attese… questa è la poesia di Michele Miano; gli echi di Ungaretti e dell’ermetismo a scavare il suono e il senso d’ogni singola parola, mai casuale, mai scontata, vanno a fondersi all’animo dell’uomo, del poeta, che vive ogni singolo elemento, ogni più sfacciata manifestazione della natura ed ogni attimo della sua esistenza come meta-segnale d’un qualcosa che sta per avvenire, o che non è avvenuto per fato d’ignote e incomprensibili vedute. Michele Miano è artista che sente tra le gocce di pioggia la voce dell’universo, che scova il senso del dolore e della morte anche dove meno è in mostra, come nello sgorgare della primavera; al contempo svela l’ipocrisia dei costumi umani dialogando, vis a vis, con chi è al di sopra dell’uomo stesso riconoscendosi nelle proprie mancanze; nostalgia dei sentimenti oltreché dei pensieri provati, dell’universo del sé che si perde nel tempo. La lotta con le apparenze, la battaglia con il non vivere non si risolve con Miano in un’irreale approvazione di ciò che è stato compiuto ma con la vaga sensazione che il nocciolo del mondo è lì, dietro ad un velo, quasi a portata di mano, un velo oltre il quale egli stesso s’assume responsabilmente il dubbio di non potere, o di non dovere accedere. Una poesia di una grande e raffinata musicalità, da provare con l’anima, e prima ancora con i sensi, quella di Michele Miano: una porta d’accesso all’invisibile che nessuno dovrebbe mai chiudere.

Davide Foschi Per acquistare il libro è possibile rivolgersi all’autore:  qui