17^ Edizione del Premio “Voci-Città di Roma”. Matteo Vicino

Grazie a Circolo Iplac ma soprattutto a Rizzi Maria per questo splendido onore ricevuto. C’è una zona di Italia che è la pancia del paese, che non è Grecia e non è Etrusca, è proprio lo stomaco, il pulsare, da dove parte della mia famiglia e parte di quella di Maria viene. Per i greci il ventre era centro delle emozioni più profonde, dell’anima e del pensiero. E l’amore di Maria e in ció che fa è amore viscerale. Credo nel legame genetico, di comunione di intenti e di anime, e mi arrogo il diritto di ritenermi vicino a una famiglia che nella poesia, nell’arte e nelle Istituzioni ha lasciato un solco in questo paese. Sono stato a contatto con poeti e artisti alla biblioteca nazionale di Roma sabato, il sentire comune è di ribellione alla guerra. Per promulgare la poesia in tempi del genere servono eroi. La poesia, la letteratura, l’arte sono l’ultimo baluardo di difesa. Grazie ancora per questo onore e per portare ove possibile, con enorme umiltà, l’eco della voce poetica di Maria, Vittorio, ma soprattutto Nicola. Grazie. (Matteo Vicino)