CASELLA NUMERO 58 – Luigi Bartalini
Luigi Bartalini
Castelvecchi Editore, 2015
Undici personaggi e una giornata che inizia come le altre, tra le ansie del quotidiano, i contrasti in famiglia, i sogni perduti e la ruota del tempo che gira inesorabile. Ma la spirale di queste vite, precarie quanto la società che le soffoca, sta per ricevere una scossa drammatica e imprevista. Come in un ideale gioco dell’oca, tutti i protagonisti si troveranno a intrecciare i loro percorsi nello stesso luogo, un centro commerciale di periferia dove una bomba si prepara ad esplodere. È questa la “casella numero 58”, la più sfortunata, dove l’immagine di uno scheletro riporta le pedine al punto di partenza. Bilanciando ironia e riflessione esistenziale, Luigi Bartalini mette a nudo la fragilità dell’uomo contemporaneo e racconta il nichilismo e la solitudine della nostra epoca. Nel gioco inesorabile dell’esistenza, proprio la distruzione può aprire inaspettati squarci di speranza: una catarsi e un azzeramento per cominciare da capo e costruire una vita migliore.
Alcuni commenti critici:
Da: Il Roma Da: Il Mattino Di: Nando Vitali
Casella numero 58 farà conoscere ai lettori vari protagonisti, undici per l’esattezza. Li conosceremo intimamente, in un giorno qualsiasi, nelle poche ore che intercorrono dal primo mattino alle ore 15,20 circa; quando, inconsapevoli l’uno degli altri, si troveranno nella “casella numero 58”.
L’autore è stato veramente abile nel descrivere ogni momento della loro giornata, sono ragazzi senza lavoro che, arrivati a trent’anni, hanno vissuto sempre di piccoli lavori, mentendo in famiglia su laurea o fantomatico lavoro da attore, oppure ragazza single che ha scoperto da non molto il suo essere lesbica, lavora in un negozio come commessa ed è innamorata di una sua collega ma non osa tentare delle avances. Il dirigente che, non conoscendo bene il suo lavoro, cerca di truccare i dati perché quel giorno deve incontrare i sindacati in quanto la sua ditta, per risparmiare, vuole ridurre il personale, c’è il politico “maneggione” che per far vincere una gara d’appalto all’amico dell’amico da appuntamento a un dipendente pubblico che dovrà essere convinto da una “robusta” mazzetta a chiudere gli occhi sulle tante irregolarità. E tanti altri personaggi ben descritti.
Il destino li porterà tutti a frequentare un centro commerciale dove una bomba è pronta a esplodere, chiudendo per sempre i loro affanni, desideri e speranze.
Pino Cottone