GRIDO – Claudio Fiorentini

Cover_GRIDO_Claudio_Fiorentini_copiaClaudio Fiorentini

Rupe Mutevole Edizioni 2015
Si srotolano i pensieri sul volto
e nelle rughe scolano cadendo.
mai come ora
vedo quei pensieri
guardandomi allo specchio e grido
Spiriti del tempo,
folletti in gozzoviglio,
elfi dementi…
Iniziare da questa poesia incipitaria significa andare da subito a fondo nella poetica di Claudio Fiorentini. Un dire di assoluta novità architettonica per valenza metrica e cospirazioni intime, dove il verso, con andare fluttuante e modulato, cerca di farsi geografia fisica di un animo intimamente graffiato da una irrequietezza esistenziale. Ricerca, scavo, analisi attenta e perspicace di pensieri che, con stratagemmi metaforici, si srotolano sul volto e scolano cadendo nelle rughe. Claudio si sdoppia per leggersi meglio; si vuol vedere come persona estranea, come immagine allo specchio per ritrarsi con ironia ecuriosità, con ardore e intensità epigrammatica, raffrontandosicon la vita, il tempo, l’amore, la nullità dell’esistere, e il divenire implacabile dell’essere che non dà punti di riferimento a cui appigliarsi.
Dalla prefazione di Nazario Pardini.