D’Alfonso Loredana – Roma

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PRESENTAZIONE

Loredana D’Alfonso è nata a Roma dove vive e lavora.
Laureata in scienze politiche, è giornalista pubblicista e collabora con alcune testate giornalistiche..
È m
embro di giuria di premi nazionali ed internazionali: Premio Letterario Internazionale “Montefiore”, Premio Letterario Internazionale “Voci – Città di Abano Terme”, Premio Internazionale Alberoandronico e altri.
L’autrice, oltre ai thriller, scrive anche novelle intimiste e struggenti che hanno conseguito prestigiosi riconoscimenti in numerosi concorsi letterari.
Nel 2015 è stata premiata come Operatrice Culturale dal Circolo IPLAC per il quale lavora con grande passione essendo relatrice, prefatrice, moderatrice e lettrice negli eventi che vengono tenuti a Roma quasi ogni fine settimana per presentare numerosi autori. Partecipa attivamente anche agli incontri a cadenza mensile del Salotto degli ultimi 14 whisky e ne scrive la cronaca della serata, sempre a Roma.

PUBBLICAZIONI

  • Ha pubblicato romanzi gialli e una raccolta di racconti che ha presentato in varie città: Napoli, Massa Carrara, Firenze…
    Fiamme nella memoria, Edizioni Firenze libri 2000, rieditato con la Kairòs Edizioni nel 2014,
    I racconti del meridiano, Gruppo Albatros Il Filo Editori 2007.
    L’eredità dei Lexter, Arduino Sacco Editore 2012 (ideale prosecuzione della prima opera narrativa).
    L’inganno della luna, Pegasus Edition 2015,  vede ancora come protagonista il detective Brian Donovan.
  • L’equilibrista del tempo. Pegasus Edition  2018, raccolta di racconti d’amore inteso come sentimento a 360 gradi.

 

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L’EQUILIBRIO PER RESISTERE AL DOLORE

INTERVISTA A LOREDANA D’ALFONSO A PARTIRE DAL SUO RECENTE LIBRO

”L’EQUILIBRISTA DEL TEMPO”

Laureata in Scienze politiche, scrittrice di racconti e romanzi gialli di profondo spessore,  giornalista pubblicista, capace come poche di entrare nei luoghi segreti del pensiero a scavare nelle emozioni restituendo nuovo respiro alla vita, Loredana D’Alfonso con il libro  L’EQUILIBRISTA DEL TEMPO  (Pegasus edizioni 2018), ha toccato aspetti importanti legati all’esistenza. Il problema dell’amore quale spinta necessaria per vincere situazioni drammatiche diventa il filo conduttore  che lega  i tredici racconti in cui i protagonisti vivono dolori e drammi derivanti da abbandoni e privazioni. Si parla di un amore visto a 360° che spesso non c’è. Amore quale unica risorsa per provare ad uscire da situazioni drammatiche.. Amore per se stessi con cui recuperare fiducia e rimettersi in cammino. E’ l’amore che mantiene in equilibrio l’uomo lungo il sottile filo dell’esistenza, è con l’amore che egli si salva quando è sul punto di precipitare.

 

INTERVISTA A LOREDANA D’ALFONSO

di Silvana Lazzarino

Quando ti sei accostata alla scrittura e in che occasione?

Da sempre, da quando ero ragazzina. Ho iniziato però a pubblicare nel 2000 con la prima edizione del romanzo giallo ‘Fiamme nella memoria’.

Tra i generi prediligi nella scrittura il giallo. Forse perché nulla è scontato e perché vi è il fascino del mistero e del colpo di scena?

Ho molto spirito di osservazione e di investigazione. Per questo credo di essermi accostata al giallo. Nel giallo c’è tutto: emozione, colpo di scena, mistero. Attorno a un delitto si scatenano passioni che rivelano la vera identità dei personaggi. E attraverso il giallo si possono veicolare emozioni e messaggi importanti. Con il mio ultimo romanzo giallo ‘Linganno della luna’ Edizioni Pegasus ho avuto l’onore di aggiudicarmi  nel 2017 il prestigioso premio ‘Città di Pontremoli’ per il miglior romanzo giallo.

Come nasce l’idea di scrivere un libro di racconti che si muove sui ritmi delle percezioni emotive e stati d’animo in rapporto a quanto circonda l’individuo scegliendo di trattare storie drammatiche e dolorose?

Quest’idea corrisponde ad una fase del mio percorso personale. Era il momento di un ‘affondo’ dentro me stessa, questa volta ho osservato e investigato l’anima e le emozioni più intime.

Cosa intendi per equilibrio della vita o meglio chi è l’equilibrista del tempo? E’ forse proprio l’amore?

Siamo tutti equilibristi del tempo. Camminiamo tutti su una corda tesa e io credo che l’unica barra che ci può mantenere in equilibrio è proprio l’amore, a 360 gradi, che va dall’amore per se stessi all’amore per gli altri, per la vita che viviamo, per le nostri passioni.

 

 

“La realtà va accettata, occorre abbandonarsi al flusso misterioso della vita, ma non è possibile farlo senza amore e fede in se stessi” Questa è una frase di Franco Campegiani estratta dalla sua prefazione al tuo libro. La trovo molto indicativa perché accettare in questo caso diventa un’occasione per guardare avanti anche quando ciò che si vive comporta dolore. Cosa pensi a riguardo?

Accettare accadimenti negativi e tornare ad amare se stessi e la vita è l’unica soluzione per non cadere nella disperazione?

Accettare la realtà e la sofferenza è necessario, la sofferenza in particolare ci porta inevitabilmente ad una maturazione e ad un diverso sguardo sulla vita e su noi stessi. Sì, tornare ad amare la vita e noi stessi è l’unico percorso possibile anche se non sempre semplice, ovviamente.

Ringrazio Loredana D’Alfonso che mi ha regalato questo nuovo sguardo sull’esistenza più consapevole e audace, aperto e moderato.

 

Silvana Lazzarino

Roma, 24 ottobre 2018