di SILVANA LAZZARINO – L’INCONTRO. Appuntamento all’Auditorium Parco della Musica. Letture a cura di Neri Marcorè e Maria Rosaria Omaggio. Tutti i nomi su La Voce del Nisseno

 

 

 

caccamo

Scrittore, poeta, editore, paroliere e drammaturgo, Michele Caccamo (Taurianova, 21 dicembre 1959), ha fatto della scrittura uno strumento privilegiato per parlare di denuncia sociale e dare voce a un’analisi introspettiva per affrontare il metafisico, lo spirituale, soffermandosi sulla condizione esistenziale dell’uomo e guardare ad un possibile incontro tra le varie religioni. Diverse le sue pubblicazioni per il teatro, la narrativa, la poesia e numerose le collaborazioni su importanti testate giornalistiche tra cui “Repubblica.it”, “Il Sole 24 Ore”, “Poesia”, “Il Manifesto”, “Calabria Ora”, “Gazzetta del Sud”. Vanno menzionate tra le sue opere “Intrappolati” (2017) “La meccanica del pane” (2017) e “L’Anima e il castigo” (2018) edite da Castelvecchi.

 

E’ stato assistente parlamentare alla Camera dei Deputati nella XII e XIII Legislatura e ha svolto mansioni di Ufficio Stampa, Pubbliche Relazioni e Relazioni Esterne. Da non perdere l’incontro dedicato alla presentazione del suo libro “Con le mani cariche di rose” (Elliot edizioni anno 2019) che verrà presentato a Roma domani all’Auditorium Parco della Musica (Via Pietro de Coubertin, 30) nello Spazio Auditorium Arte alle ore 13. Presenterà Michele Caccamo, con l’intervento di Arnaldo Colasanti e le letture saranno a cura di Neri Marcoré e Maria Rosaria Omaggio. Ad accompagnare la presentazione le musiche di Oscar Bonelli.

 

Protagonista è l’Amore, quello assoluto, l’infermità d’Amore di cui Caccamo ha trattato in diverse sillogi. Sono immagini cariche di questo sentimento, riflesse attraverso i suoi pensieri che coinvolgono l’uomo e il suo viaggio, qui, per capire dove risiede l’essenza di ogni azione, gesto, sorriso, sofferenza, alla ricerca di qualcosa che da sempre gli appartiene nel suo essere sospeso tra finito e infinito desiderando la verità. In questo viaggio sull’amore Caccamo si è ispirato alle lettere e alle liriche della poetessa britannica Renée Vivien, pseudonimo di Pauline Tarn, trasgressiva e raffinata, la cui vita fu breve, ma intensa e tormentata come testimoniano i suoi scritti che parlano di amori lesbici e di questo sentimento, l’amore, in cui credeva quale forza per superare ipocrisie e difficoltà. E’ conosciuta anche con il soprannome “Musa delle violette”.

 

Tra le pubblicazioni poetiche di Caccamo vanno citate: “Poesie in un linguaggio di Luce/ Poems in the language of Light/ قصائد بلغ “ (con Munir Mezyed) (poesia) prefazioni di Alaa Eddin Ramadan e Franz Krausphenaar. Edizioni in Italiano, Inglese, Arabo 2010 e “Dalla sua bocca-riscritture da undici appunti inediti di Alda Merini” (con Maria Grazia Calandrone) 2013 da cui è stato tratto lo spettacolo “Il segno clinico di Alda” portato in tour nei principali teatri della Calabria nel 2013.

 

Francesca Mazzucato scrive di lui: “Poesia viscerale, questa di Caccamo, tra amore sacro e profano: poesia carnale ma al contempo d’intensa capacità immaginativa, visionaria, spirituale, che usa il proprio corpo come strumento inevitabile per sondare l’arcano dell’Amore e tutto ciò che esso sovrasta.” Alda Merini così esprime il suo pensiero sulla poetica di Caccamo: “…amore fisico, amore metafisico, liriche pregne di vorace desiderio di corpi in movimento ma altresì dischiuse ad una idealità rara e rarefatta. Michele Caccamo conosce bene l’irregolarità dell’ode ma seduce la conclusione di ogni verso…”.

 

I testi di Caccamo, direttore della Casa Editrice Emersioni ed Editore de Il Seme Bianco che collabora con l’Iplac, sono tradotti in Egitto, Yemen, Indonesia, Siria, Palestina, Sud Asia, Russia, Cile, Argentina, Messico, Spagna, Francia e Stati Uniti.

 

 

SILVANA LAZZARINO