Io non so dir d’amore

 

Ho giardini d’amianto
nei dintorni del cuore
pure – avanza l’eco

del tuo occhio lungo-inquisitore

e la tua presenza accade
in distretti ingovernabili all’idea
dove il diritto è maschera interdetta -
che ha i lacci sciolti
dell’ultima evasione.

Tu, pane vietato alla mia mensa

Non aspettarmi in falde di delirio
ho apparecchiato il tempo
alla ragione
e ci sarò alla prossima avanguardia
dove loquaci son le atmosfere
in cenni audaci del mio divenire.

Io non so dir d’amore ma ci sei

tra spazi di silenzi menzogneri -
orgogli inestricabili d’ieri.

La mia alba ha i capelli scarmigliati
ma domani le dirò di farsi bella
perché non si vergogni
davanti alla tua luce.